Importanti sviluppi dell’accordo di collaborazione fra la Fondazione Ansaldo
e il Ministero dei Beni Culturali

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dichiarato di Notevole Interesse Storico gli Archivi Dufour, Finmare, Ilva e Manzitti. Sono Archivi industriali e manageriali custoditi dalla Fondazione Ansaldo di Genova, la più importante istituzione italiana del settore, una delle più vivaci e prestigiose a livello internazionale.
Con la dichiarazione di notevole interesse storico riguardante diversi archivi economici custoditi dalla Fondazione Ansaldo di Genova e prodotti, a partire dalla metà dell’800, da importanti gruppi imprenditoriali italiani come Dufour, Finmare, Ilva-Italsider o Manzitti si consolida la collaborazione avviata nel 2005 tra la Fondazione Ansaldo e la Direzione Generale per gli Archivi, con la firma di una convenzione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archivistico-documentale prodotto da imprese e attori economici.
 
“Il provvedimento di tutela oggi emanato - dichiara Maurizio Fallace, Direttore Generale per gli Archivi del Ministero Beni e Attività Culturali  - si configura come un ulteriore e significativo passo in avanti di un percorso, ampiamente previsto dal nuovo Codice dei beni culturali e del paesaggio e già divenuto prassi operativa della Direzione Generale per gli Archivi, che ha come fine quello di una salvaguardia congiunta di tali beni archivistici; una gestione pubblico/privato - prosegue Fallace - basata sulla concertazione delle forze culturali e finanziarie e sulla condivisione di principi teorici e di metodologie”.
 
“Con la salvaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio archivistico costituito prevalentemente da documentazione tecnica, amministrativa e societaria  non solo si alimenta una ricca riflessione scientifica ma - afferma Sergio Maria Carbone, Presidente della Fondazione Ansaldo - si promuove la crescita e la diffusione di una sempre più auspicata responsabilità culturale dell’impresa; ovvero di un’ impresa intesa come soggetto evoluto che non alimenta la sola proiezione economica della propria identità ma che ha consapevolezza di essere, oggi, uno dei principali attori della trasformazione e della modernizzazione della società contemporanea”.

 
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