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La Sezione fotografica dell’Archivio storico Breda: un progetto di valorizzazione
di Alberto De Cristofaro e Primo Ferrari

 
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Breve storia della Breda
L’Archivio storico Breda e la sua Sezione fotografica
Il progetto di valorizzazione


Breve storia della Breda

Nel 1886 l'ingegner Ernesto Breda rilevò l'Elvetica, una società milanese operante nel settore meccanico-ferroviario, e costituì l'Accomandita semplice ing. Ernesto Breda e C. che, nel 1899, cambiò ragione sociale in Società italiana Ernesto Breda per costruzioni meccaniche (Sieb). All'intento iniziale di specializzare l'azienda nella produzione esclusiva di locomotive e materiale ferroviario in genere, si affiancarono via via nuove produzioni, in particolare nel settore degli armamenti e delle macchine agricole.
Il Primo conflitto mondiale poi orientò ancor più lo sforzo produttivo della società sulle commesse militari: per far fronte alla domanda statale furono aperti reparti siderurgici e fu avviata la produzione di velivoli e l'attività cantieristica a Porto Marghera. Il dopoguerra fu caratterizzato dal processo di riconversione degli impianti per le produzioni di pace e solo alla fine degli anni venti la Sieb riuscì a superare definitivamente le difficoltà del decennio precedente. Il completo rilancio avvenne solo a metà degli anni Trenta. Nel 1936 le unità tecnico produttive del complesso erano le seguenti: a Milano, la Direzione centrale e il Reparto costruzione macchine industriali, a Sesto San Giovanni le sezioni I elettromeccanica e locomotive, II ferroviaria, III fucine, IV siderurgica, V aeronautica. A queste sezione si affiancò l'attività dell'Istituto scientifico tecnico, sempre a Sesto San Giovanni, delle sezioni VI e VII di Brescia e Roma (entrambe fabbriche d'armi) e dell'VIII cantiere navale di Marghera.
La Seconda guerra mondiale vide intensificarsi la produzione bellica della Sieb; nel 1941 fu aperto un nuovo stabilimento ad Apuania (sezione IX) per la produzione di bombe e proiettili. Nel secondo dopoguerra la Sieb fu impegnata nel difficile compito di riavviare le proprie attività e di risanare la grave situazione finanziaria. Nel 1951, a seguito dell'approfondirsi della crisi economica del gruppo, l'avvocato Pietro Sette fu nominato commissario straordinario dal Fondo per il finanziamento dell'industria meccanica (Fim) con l'incarico di procedere al riassetto del complesso industriale. Il 14 luglio 1952 la Sieb si trasformò in una holding, la Finanziaria Ernesto Breda (Feb), e la ristrutturazione aziendale portò alla costituzione di otto società per azioni che presero il posto delle precedenti sezioni di produzione.
Già nel corso degli anni cinquanta la Feb, superata brillantemente la crisi economica postbellica, fu in grado di far uscire dai propri stabilimenti una gran varietà di prodotti: locomotive elettriche e macchine per il movimento terra, macchinari e strumentazioni per centrali termiche e impianti di estrazione e raffinazione del petrolio e del metano, macchine industriali e motori diesel, armi leggere, trattori ed escavatrici, telai per calze, frigoriferi e motocicli, ecc. ecc. Nel corso degli anni sessanta la Feb avviò, tramite una delle sue società, la Breda termomeccanica e locomotive, la produzione di componenti per l'industria nucleare; contemporaneamente uscì dal settore navale. Durante gli anni settanta la Finanziaria decise di puntare gran parte delle proprie risorse nella fabbricazione di mezzi e sistemi di difesa, nei settori della fucinatura e della fonderia, dell'impiantistica e della meccanica varia, dell'edilizia e delle costruzioni. Nel 1994 la Società entrò in amministrazione controllata e furono avviate le pratiche fallimentari.

L’Archivio storico Breda e la sua Sezione fotografica

L'Archivio storico Breda (oltre 2.000 buste e 6.000 unità archivistiche, 10.000 disegni tecnici, centinaia di strumenti di lavoro, prodotti e cimeli diversi) è stato riconosciuto come archivio di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica della Lombardia nel 1983. L’archivio “cartaceo”, interamente ordinato, comprende in particolare le scritture sociali, i bilanci, la corrispondenza, la documentazione relativa alla gestione del personale e quella amministrativo-contabile delle aziende consociate e/o controllate, le pratiche per il riconoscimento dei danni di guerra, la documentazione tecnica.
La Sezione fotografica conserva circa 45.000 immagini in bianco e nero (in gran parte del formato 18x24 cm) e 52 album tematici originali di grandi dimensioni (circa 17.000 immagini) che coprono un arco cronologico che va dai primi anni del Novecento alla fine degli anni settanta. Le fotografie, realizzate per la maggior parte da uno studio fotografico interno alla Società, documentano la storia dell’azienda mostrando i suoi prodotti, le fasi di lavorazione e i luoghi del lavoro, gli interventi padronali a favore dei dipendenti (attività edilizia, cure mediche per i lavoratori e le loro famiglie, colonie estive per i figli dei dipendenti ecc.), le visite di delegazioni e personaggi illustri agli stabilimenti, le partecipazioni alle più importanti fiere nazionali e internazionali, i danni subiti durante la Seconda guerra mondiale nel corso dei bombardamenti aerei anglo-americani e le opere di ricostruzione degli stabilimenti alla fine del conflitto.
Le immagini, delle quali esistono i negativi (parte su lastra di vetro – di cui 1.200 in grande formato, 30x40 cm – e parte su pellicola), sono molto consultate in quanto testimonianza storica dell’evoluzione della produzione della Breda, ma anche dello sviluppo industriale e tecnologico del comparto della meccanica, della elettro e termomeccanica e della siderurgia degli acciai speciali.
La documentazione, sovente richiesta in copia dagli utenti per illustrare ricerche in vari ambiti storiografici (dalla storia dell’industria a quella della tecnica, dalla storia sociale a quella del design, ecc.), pubblicazioni scientifiche e tesi di laurea, per allestire mostre tematiche e per ricostruire in scala alcuni prodotti, necessitava di un urgente intervento di salvaguardia e catalogazione, per evitare il suo degrado e scongiurarne la distruzione.

Il progetto di valorizzazione

Nel corso del 2010 la Fondazione Istituto per la storia dell’età contemporanea (Isec) di Sesto San Giovanni ha ottenuto un finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, a valere sulla quota dell’otto per mille a diretta gestione statale, per il progetto di Digitalizzazione e catalogazione delle immagini della Sezione fotografica dell'Archivio storico Breda.
Al fine di completare l'intervento per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio fotografico dell'Archivio storico Breda, già avviato grazie a un precedente finanziamento che ha permesso di collocare tutte le immagini in buste e contenitori a norma, le immagini verranno digitalizzate (45.000 circa), per evitare il più possibile la manipolazione degli originali da parte degli utenti e per facilitare la consultazione delle stesse; contestualmente si procederà al salvataggio delle immagini su un server dedicato e alla loro masterizzazione su dvd; inoltre una selezione di fotografie tra le più significative dal punto di vista qualitativo e dei contenuti e rappresentative della storia dell'impresa (circa 5.000) saranno catalogate. Le immagini costituiranno così un “catalogo digitale” che favorirà la ricerca da parte degli studiosi e salvaguarderà i materiali originali collocati in un ambiente climatizzato.
Per la digitalizzazione e la catalogazione saranno adottati gli standard descrittivi elaborati dall'Istituto centrale per il catalogo unico e la documentazione (Scheda F) e si utilizzerà il software SIRBec – Sistema regionale beni culturali, sviluppato dalla Direzione generale culture, identità e autonomie della Regione Lombardia.
Al termine del progetto le immagini catalogate saranno visualizzate sul sito web della Fondazione Isec, attraverso la predisposizione di un database appositamente elaborato.
Il progetto, iniziato nel maggio del 2011, avrà una durata di 30 mesi.

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