Una inaspettata notifica del Ministero  dei Beni Culturali pervenuta in Fincantieri   verso la fine del 2002, dichiara “di notevole interesse storico” i documenti  prodotti nel tempo dal nostro cantiere del Muggiano e ne impone la  salvaguardia. La dichiarazione ministeriale si riferiva a singoli documenti ed archivi  superstiti, non più utili all’organizzazione ed alla produzione del cantiere,  periodicamente destinati al macero e di cui nessuno, in pratica, conosceva l’esatta  ubicazione, consistenza o tipologia.
                            Un poco sorpresi per il valore  culturale che a giudizio dei funzionari del Ministero questa documentazione poteva  rivestire e incerti su come operativamente dar seguito a quanto disposto dalla notifica  procedemmo con un preliminare studio di fattibilità. E le sorprese non  mancarono. Si profilò infatti un imponente complesso documentario (600mila  pezzi) costituito da disegni tecnici, filmati, planimetrie, carteggi,  pubblicazioni e fotografie. Un patrimonio archivistico di cui era facile, anche  per un non addetto ai lavori, intuirne l’importanza ai fini dell’analisi  storica, sociologica od economica.
                            Ma riordinare, custodire ed anche  rendere accessibile alla collettività un patrimonio archivistico così cospicuo  e diversificato è, evidentemente, una operazione organizzativamente complessa e  finanziariamente onerosa. Un’operazione assolutamente imprevista, al di fuori  delle finalità aziendali, delle sue filiere produttive e, sotto il profilo  economico, da intraprendere al di fuori dei correnti capitoli di spesa.  Di qui la necessità di costruire un qualcosa  di inedito nella forma e nel percorso cogliendo tutte le occasioni possibili,  tutte le opportunità presenti dentro e fuori  Fincantieri. E a partire da un contesto aziendale - sia  locale sia centrale -  da subito  favorevole si riuscì  in breve tempo a configurare, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per la Liguria, l’Archivio di Stato della Spezia  e la Fondazione Ansaldo di Genova, il  progetto scientificamente e finanziariamente sostenibile tuttora in pieno  svolgimento e che porterà, entro il prossimo 2007, alla costituzione dell’ Archivio  storico del Muggiano.
                            Occorre qui precisare che la Fincantieri anche se  con il caso del Muggiano si è impegnata per la prima volta nella costituzione  dell’archivio storico di un proprio sito produttivo non è mai stata estranea  alla  tutela ed alla valorizzazione delle  testimonianze della cultura imprenditoriale. In tal senso è sufficiente  ricordare che la società è Socio sostenitore della Fondazione Ansaldo e che,  presso lo stesso Cantiere navale di Muggiano, è stata da tempo istituita la Sala Laurenti: un’iniziativa museale-espositiva  che raccoglie testimonianze 

materiali e iconografiche sulla propria storia  progettuale e realizzativa.