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Il Centro on line per la storia dell'industria del Nord Ovest
di Luciano Gallino con la collaborazione di Elena Romagnolo

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Finalità

L’idea
Le risorse del Centro
Una filosofia partecipativa


Finalità

Il Centro di storia e cultura dell'industria è un progetto permanente dedicato a promuovere la conoscenza della storia e del patrimonio culturale dell’industria e del lavoro di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, dal 1850 ai giorni nostri, attraverso l’impiego di strumenti multimediali. Esso rappresenta un’espansione – ossia, in gergo, un sostanziale upgrade – dei corsi sullo stesso tema da tempo disponibili all’indirizzo www.storiaindustria.it.
Il Centro intende presentarsi come una sorta di grande museo attivo e interattivo, che mentre non offre, com’è ovvio, la possibilità di avvicinare fisicamente gli oggetti esposti, permette di accedere istantaneamente a una massa sterminata di materiali testuali e figurativi, di volta in volta selezionabili e organizzabili secondo l’interesse del visitatore, quali nessun museo “fisico” del lavoro e dell’industria sarà mai in condizione di offrire. Inoltre una simile struttura può venir visitata contemporaneamente, in qualsiasi giorno od ora, da migliaia di visitatori.
Il Centro è stato istituito a luglio 2007 dal Csi-Piemonte, il Consorzio interuniversitario che da trent’anni lavora per migliorare l’azione della pubblica amministrazione regionale e la qualità dei servizi scolastici e formativi attraverso le Itc, e conta sul contributo della Compagnia di San Paolo per il biennio 2007-2008. Al Centro può aderire qualunque ente che in varie forme contribuisca significativamente al progetto.
Finalità del Centro sono:

  • promuovere mediante la rete, nella scuola, nelle università, negli enti territoriali, nelle associazioni del mondo del lavoro e nel più vasto pubblico, la conoscenza della storia e della cultura industriale del territorio;
  • offrire ai giovani molteplici percorsi formativi sulla storia delle imprese, della tecnologia e del lavoro, nonché la possibilità di costruirsi percorsi personalizzati;
  • fornire un’opportunità nuova e stimolante per studiare il mondo del lavoro in fabbrica;
  • costituire una rete per gli archivi, i centri di documentazione, i musei di impresa, le associazioni che vogliano condividere il loro patrimonio;
  • utilizzare strumenti e tecnologie multimediali per sostenere, con l’insostituibile apporto dei docenti, lo sviluppo della didattica della storia on line; per favorire la reperibilità e la fruibilità di documenti conservati presso istituti diversi; per incoraggiare la collaborazione e la cooperazione di studenti, docenti e ricercatori.


L’idea

Dall’idea di offrire a scuole e università corsi in rete completamente gratuiti e ispirati al principio della conoscenza come bene pubblico comune, per favorire lo scambio di conoscenze e la produzione di nuovo sapere sulla storia industriale del Nord-ovest, è nato www.storiaindustria.it, progetto realizzato dal Csi-Piemonte, avviato a fine 2004 con il sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione della Fondazione per la scuola, ente strumentale della medesima.
I corsi – organizzati in 12 temi di cultura industriale e 12 settori industriali – ricostruiscono la storia di fabbriche, prodotti, mestieri, modi di lavorare e organizzare le imprese di un territorio a forte vocazione industriale. Essi rappresentano non solo una risorsa utile a supporto della didattica e della ricerca, ma uno strumento di più ampio valore culturale e informativo, poiché esplorano una ricca varietà di argomenti connessi alla storia industriale, dalla pubblicità al design e all’architettura, dall’editoria alle telecomunicazioni.
I contenuti sono progettati a partire da testi originali scritti da studiosi, poi elaborati e integrati con documenti e immagini forniti da archivi e aziende o contestualizzati con percorsi su internet, sulla base della metodologia Far (Formazione aperta-assistita in rete) sviluppata dal Dipartimento di scienze della formazione dell’Università degli studi di Torino.
Gli utenti possono usufruire di materiali scientificamente accreditati e in continuo aggiornamento, grazie al sistema di partecipazione condivisa, che prevede la collaborazione di soggetti diversi nella produzione dei contenuti e dei contributi multimediali.
Ad oggi – febbraio 2008 - il sito offre più di 2.000 pagine pubblicate, 2.500 documenti, 1.200 link a percorsi on line, con una media di oltre 55.000 accessi mensili. E di una rete assai estesa di collaborazioni con vari tipi di enti: archivi, fondazioni, associazioni, aziende che hanno deciso di condividere – e in questo modo di valorizzare – il proprio patrimonio documentale.


Le risorse del Centro

Gli enti che hanno contribuito al progetto con loro risorse – la Compagnia di San Paolo, l’Archivio storico Fiat, l’Archivio storico città di Torino, l’Archivio storico Amma, la Fondazione Ansaldo – collaborano anche, con un rappresentante ciascuno, al nuovo Centro on line di storia e cultura dell’industria, una struttura dedicata, intesa a capitalizzare il successo del progetto in termini di ricchezza di contenuti e interesse suscitato.
Come già ricordato la costituzione del Centro è stata decisa dal Csi nel luglio 2007. I mesi trascorsi sono stati impiegati per sviluppare un nuovo portale che permette di accedere a una serie di funzioni innovative.
Il passaggio dai corsi preesistenti al Centro sarà quindi suggellato dalla pubblicazione di un nuovo sito web. A marzo 2008 infatti www.storiaindustria.it cambia veste per offrire più risorse e strumenti, e diventare così un punto di incontro, scambio, collaborazione in rete che coinvolga atenei e comunità scientifica, imprese e mondo industriale, scuole, archivi, fondazioni ed enti locali.
Il sito del Centro on line offrirà:

  • nuovi corsi multimediali, oltre a quelli già presenti, ampliati e arricchiti per qualità e quantità di contributi, e nuovi percorsi narrativi, attraverso, ad esempio, letture per immagini;
  • sostegno alle scuole per la produzione di percorsi didattici e l'organizzazione di momenti formativi rivolti ai docenti nel campo della didattica storica on line;
  • banche dati per consultare documenti storici originali (l’archivio digitale), fare ricerche bibliografiche, conoscere il patrimonio di musei dell'industria, archivi locali, associazioni industriali e organizzazioni sindacali (il censimento dei “luoghi”);
  • uno spazio dedicato al mondo della ricerca, con risorse web, tesi on line, rassegne di progetti e recensioni, per avviare e alimentare un dibattito storiografico on line;
  • un sistema "wiki" di lavoro condiviso in rete per la redazione dei testi e per la raccolta di materiali e documenti originali, che favorisca nel tempo la nascita di una comunità che si ritrova nell’interesse per la storia e la cultura dell’industria.

Tra le suddette funzioni, che si appoggiano alle modernissime tecnologie del Csi-Piemonte, alcune delle quali sviluppate specificamente per le scuole e gli atenei nel quadro delle sue finalità statutarie, merita un approfondimento l’archivio digitale. Si tratta d’una banca dati in rete per la consultazione di documenti originali, considerati particolarmente significativi per la ricostruzione della storia industriale del Nord-ovest. Raccoglie e cataloga atti, verbali, libri cassa, relazioni, fotografie, disegni, filmati, manifesti, materiali editoriali custoditi in archivi, centri di documentazione, aziende, fondazioni e associazioni. Parecchie centinaia di documenti saranno disponibili nell’archivio digitale sin dalla prima apertura del Centro on line.
L'utente può ricercare e visualizzare in formato digitale documenti conservati presso istituti diversi. È così possibile ricostruire virtualmente la storia di un'azienda, creare una collezione digitale di manifesti di epoche diverse, confrontare l'evoluzione di tecniche e modelli organizzativi di settori specifici.
L'Archivio digitale si alimenta grazie alla collaborazione di archivi e imprese che mettono a disposizione materiali: un modo per promuovere la conoscenza e la reperibilità del proprio patrimonio, valorizzarlo in modo trasversale e far emergere nessi e relazioni tra contenuti.
Lo strumento associa raffinate modalità di interrogazione dei dati a funzionalità di ricerca e fruizione tipiche del web, risultando utile per la ricerca storico-didattica, ma anche per un pubblico ampio, con interessi e competenze diversi.
Per la costruzione della banca dati dei documenti, l'Archivio digitale utilizza una versione personalizzata dell'applicativo Guarini archivi, strumento condiviso da storici e archivisti.


Una filosofia partecipativa

La realizzazione di un progetto di così ampia portata è resa possibile grazie alla collaborazione e agli sforzi di numerosi soggetti. Un esempio tra tutti, le scuole: gli studenti non solo sono destinatari principali dei corsi, ma partecipano al loro sviluppo anche come produttori di contenuti, ai quali il portale del Centro on line riserverà un’apposita sezione. Ad essi è affidato parte del lavoro di reperimento e analisi di fonti e documenti, e di progettazione di siti web specifici sull’industrializzazione locale, che progressivamente diventano parte del sito principale.
Facendo propria la filosofia partecipativa del web 2.0, il Centro utilizzerà sempre più funzionalità (wiki, social bookmarking, syndication) affinché tutti coloro che sono interessati ai suoi temi possano avere un ruolo potenzialmente sempre più attivo nella ricerca, nella produzione, nella condivisione e pubblicazione di risorse e contenuti.

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