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Saint-Gobain: un’impresa davanti alla storia 1665-1937
Recensione di Didier Bondue

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Una decina di anni prima dell’iniziativa presa da Caroline Mathieu, curatrice del museo d’Orsay, quest’ultimo aveva lanciato un ciclo di mostre sulla storia delle grandi imprese francesi, prima la Schneider e poi la Wendel.
Il ruolo fondamentale ricoperto dalla Saint-Gobain nel corso del suo sviluppo tecnico e, in particolare, i legami stretti con l’architettura erano per il Museo d’Orsay un soggetto ideale per concludere questa trilogia.
Il progetto poteva riassumersi così: “La ricchezza degli archivi d’impresa, la grandezza della sua storia, l’interesse delle sue realizzazioni, che hanno sempre affascinato artisti, pittori, scultori, architetti così come artigiani, dovevano permettere di presentare oggetti di varia natura: un ritratto su medaglione diLuigi XIV in vetro colato e ugnato, risalente al 1685; grandi ritratti di amministratori (Madame Geoffrin dipinto da Nattier, in prestito dal Giappone); avvenimenti maggiori come la visita della duchessa di Berry; gesta e innovazioni tecniche (sanguigne del diciottesimo secolo illustranti la colata, modelli, piante e acquarelli in relazione alle innovazioni introdotte dall’impresa); oggetti emblematici come il sorprendente raggruppamento di vetro filato, Lion et serpent, conservato al Museo della tecnica e della cultura scientifica; acquarelli, disegni a inchiostro sfumato, disegni tecnici, fotografie rappresentanti l’evoluzione dell’impresa e delle sue filiali, come le sue diverse sedi sociali a Parigi.
Le realizzazioni e le produzioni di questa impresa unica dovevano condurre lungo un percorso di trecento anni di attività, dalla Galleria degli Specchi di Versailles e la rievocazione delle esposizioni universali, fino ai mattoni Nevada della casa di vetro di Pierre Chareau e al padiglione dell’esposizione internazionale di Parigi del 1937.”

Davanti a questo progetto, il problema stava nel concepire una mostra con contenuti museografici destinata ad un grande pubblico e che poteva essere utilizzata dalle diverse filiali della Saint-Gobain come strumento di comunicazione o come strumento di diffusione per la clientela.
Sono occorsi tre anni, i cui ultimi dieci mesi sono stati piuttosto intensi, per arrivare all’inaugurazione di questa mostra che si è aperta il 6 marzo 2006, oggetto di un mecenatismo condiviso tra il Museo d’Orsay e la Saint-Gobain sotto la guida di tre commissari, Caroline Mathieu, Curatrice del Museo d’Orsay, Maurice Hamon, Direttore per le relazioni generali della Saint-Gobain e Didier Bondue, Direttore dell’Archivio Saint-Gobain. L’obiettivo è stato largamente raggiunto poiché alla chiusura della mostra, il 4 giugno, si stima che il numero dei visitatori abbia raggiunto le 100.000 persone circa.
Concepita nella cornice del Museo d’Orsay e sostenuta da una scenografia particolare, la mostra sarà oggetto di repliche che verranno proposte alle filiali del Gruppo dall’Archivio Saint.Gobain. Inoltre un DVD ricordo è in fase di preparazione.

Contatti:
Didier Bondue
e-mail : didier.bondue@saint-gobain.com

Il catalogo della mostra è a disposizione su ordinazione al prezzo di 44€

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