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Archivio storico Enel: anni di luce
di Elena Accorinti

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Alcuni cenni storici
L’energia della storia
La consultazione e gestione on line
L’accesso agli utenti
Gli obiettivi di valorizzazione


Alcuni cenni storici


Quando cominciò a essere utilizzata nel penultimo decennio dell’Ottocento, l’energia elettrica venne considerata una leva fondamentale sia per la liberazione dell’Italia –  poverissima di carbone e di altri combustibili – da una secolare condizione di inferiorità, sia per l’avvenire economico del Paese. Pur coprendo, negli anni successivi non più del 20% del fabbisogno nazionale, l’impiego di questa nuova risorsa energetica diede un forte impulso al decollo industriale. E ciò in virtù dello sviluppo delle società elettriche, impostesi nel giro di tre decenni al vertice del mondo economico tanto per le loro robuste capacità produttive quanto per i loro effetti indotti di ordine strutturale, dato che l’elettrificazione permise un’ubicazione e un’organizzazione più razionale degli stabilimenti e accrebbe così la loro produttività.
Enel (Ente nazionale di energia elettrica) nasce con il compito di produrre, importare ed esportare, trasportare, trasformare, distribuire e vendere l’energia elettrica, e già dai suoi primi anni (il 6 dicembre del 1962, il provvedimento di nazionalizzazione dell’energia elettrica diventa legge e oltre 1.270 società elettriche confluiscono nell’unico Ente nazionale) si è contraddistinta per un approccio “sociale” di conduzione degli affari, derivante dal suo carattere di Ente pubblico, con la funzione di utilità per lo sviluppo del Paese. 
Dalla privatizzazione (1992) in poi, il percorso seguìto si è rivolto anche al fronte della responsabilità d’impresa, misurandosi con le migliori esperienze delle grandi società internazionali.
E la conservazione del proprio patrimonio culturale è proprio uno degli obiettivi di un’impresa responsabile, nell’ottica dello sviluppo sociale e culturale sostenibile e come impegno per le generazioni future. Nel caso di Enel, la sua presenza sul territorio, con una grande rete capillare e, allo stesso tempo, con il suo radicamento in specifici punti con le sue centrali, fa sì che la sua storia è del Paese ancor prima che dell’Azienda stessa, custode di una porzione non irrilevante di patrimonio documentale ma anche di “paesaggi” (si pensi alle dighe di inizio secolo, ai pezzi di archeologia industriale e di architettura novecentesca).


L’energia della storia


Consapevole del valore e dell’interesse che la documentazione storica di Enel (ante e post nazionalizzazione) riveste nella comunità scientifica nazionale e internazionale, al fine di ottimizzare la gestione del proprio patrimonio archivistico e al contempo di allargare la possibilità di fruizione da parte di terzi, Enel, dal 2006, ha avviato un progetto denominato “Archivio storico Enel” che ha previsto la raccolta di tutto il materiale storico in un’unica sede, così da costituire un archivio “organico” sulla storia dell’industria elettrica italiana.
Il 24 settembre 2008, alla presenza di Piero Gnudi, presidente di Enel, e di Claudio Scajola, ministro per lo Sviluppo economico, è stato inaugurato l’Archivio storico Enel nella nuova sede di Napoli, in via Ponte dei Granili 24. L’Archivio custodisce una mole significativa di carteggi e di reperti riguardanti le vicende dell’industria elettrica italiana dalle origini – con ben 1.270 aziende private – sino al suo passaggio nella sfera pubblica, con la nazionalizzazione e la nascita di Enel, e man mano l’integrazione di altri fondi concernenti il periodo successivo al 1962.
Il patrimonio documentario di Enel è stato dichiarato “di notevole interesse storico” ed è tra i più cospicui – oltre 13.000 metri lineari di documentazione cartacea – oggi esistenti a livello aziendale, grazie al quale è possibile approfondire lo studio delle matrici originarie e delle traiettorie di una parte rilevante del capitalismo italiano.
Le serie documentali risultano costituite da carte amministrative, corrispondenza, manoscritti e disegni progettuali. Particolare attenzione merita anche il materiale fotografico: la fotografia, avulsa dall’ambito strettamente professionale, racconta e documenta in modo oggettivo la realtà lavorativa degli operai ma anche i momenti di socializzazione aziendale. Da segnalare, inoltre, il consistente patrimonio librario proveniente dalle biblioteche specializzate degli ex otto archivi compartimentali e territoriali: il patrimonio documentale e librario si presta a studi e ricerche polivalenti aventi finalità tecniche ma anche storico-economiche e sociali.
La catalogazione di gran parte della documentazione storica ante 1963, è stata realizzata sotto il coordinamento di Valerio Castronovo, presidente del Centro studi per la documentazione storica ed economica dell’impresa.


La consultazione e gestione on line


Parallela al progetto e nell’ottica di un’attività di riordino, di catalogazione e informatizzazione dell’intero materiale documentario, Enel ha effettuato la riprogettazione e la realizzazione di una banca dati del proprio patrimonio archivistico.
Sono stati realizzati:

  • un sistema informatico on line per la gestione elettronica degli archivi storici, denominato XDAMS, con l’utilizzo di database coerenti con gli standard europei. L’adozione del modello Ead (Encoded Archival Description) compatibile con le norme Isad (International Standard Archival Description) e Isaar (per il trattamento degli Authority files collegati) costituisce, infatti, una precisa volontà di Enel di adeguamento agli standard di descrizione archivistica maggiormente condivisi in campo internazionale;
  • l’ampliamento del portale aziendale, con il canale www.enelikon.it dedicato alla divulgazione del materiale storico documentale e degli archivi fotografici e filmati. L’architettura è aperta a tre livelli (modello dei dati, rappresentazione degli stessi e gestione delle interrogazioni) e garantisce la piena espandibilità verticale e orizzontale. Per gli archivi della documentazione storica, la descrizione segue un modello gerarchico, che parte dal livello più alto (fondo) per scendere a livelli descrittivi via via più analitici (serie, sottoserie, fascicoli, ecc.). Inoltre, il sistema consente di accedere alle immagini digitali dei documenti schedati contestualmente alla scheda descrittiva.

L’accesso agli utenti

L’accesso alla consultazione della documentazione dell’Archivio storico Enel è possibile solo su prenotazione, previa autorizzazione della Direzione e parere favorevole della Soprintendenza archivistica per la Campania, ed è riservato a studenti universitari, studiosi e ricercatori qualificati. Gli utenti sono tenuti alla compilazione di una domanda di accesso in cui vanno indicati, oltre ai dati anagrafici, il titolo e i motivi della ricerca. L’esame delle richieste è rimesso alla valutazione della Direzione. Gli studenti devono essere muniti anche di lettera di presentazione del docente, che indichi chiaramente l’argomento della ricerca o della tesi e gli estremi cronologici. La consultazione è gratuita e ha inizio dopo l’accettazione della domanda. L’autorizzazione è valida un anno ed è strettamente personale.
La consultazione è garantita nei seguenti giorni e orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00. Notizia di eventuali e occasionali chiusure viene data con congruo anticipo.


Gli obiettivi di valorizzazione


L’Archivio storico Enel vuole essere un volano di sviluppo socio-culturale: attraverso la ricerca e lo studio del patrimonio documentale, scienziati, ingegneri, educatori e personalità di rilievo, si affiancano a Enel per dare ai cittadini una visione dell’energia prospettica e orientata al futuro.
Il piano di conservazione, valorizzazione e comunicazione prevede la promozione della ricerca sull’industria elettrica e sul ruolo da essa svolto nell’economia e nella società italiana, attraverso collaborazioni, eventi, convegni, mostre e pubblicazioni.
Mostre e convegni dedicati alla storia del sistema elettrico saranno ideati con l’intento di coinvolgere un ampio pubblico, e in particolare le scuole, proponendo materiali iconografici, fotografici o filmici utilizzabili anche come strumenti di supporto didattico. Così come proseguirà la collaborazione di Enel con università e centri di ricerca alla pubblicazione di tesi di laurea e progetti specifici dedicati ai temi dell’industria elettrica: l’Archivio offrirà anche la propria collaborazione e coinvolgimento in manifestazioni e convegni di portata anche internazionale dedicati ai temi scientifici di archiviazione e valorizzazione dei beni culturali.

Contatti:
Archivio storico Enel
via Ponte dei Granili, 24 - 80146 Napoli
paolo.deluce@enel.it
tel. 081. 3674213
elena.accorinti@enel.it
tel. 06. 83052195

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