Centosettanta immagini che collegano  simbolicamente il presente di Finmeccanica con il proprio passato e che ne  rimarcano una continuità nell’evoluzione tecnologica e nel “saper fare”  costituiscono, nel loro complesso, la mostra fotografica realizzata in occasione  del sessantenario della società.
  Pensata per un’utenza vasta e culturalmente  diversificata, la mostra si presenta come memoria visiva della Finmeccanica e  della storia industriale del nostro Paese: dal vapore e le fucine  dell’Ottocento al Novecento dell’energia elettrica, dell’automobile e  dell’aeroplano sino all’oggi, con le   missioni nello spazio e le nuove frontiere tecnologiche. Ma non c’è solo  questo perchè le gigantografie esposte permettono anche di documentare le  forme del paesaggio industriale, le  trasformazioni tecnologiche, l’organizzazione del lavoro e, ancora, i percorsi  della cultura d’impresa ed i suoi intrecci con la comunicazione sociale.
  Più di 5000 immagini d’epoca, individuate nei  cospicui archivi fotografici delle aziende Finmeccanica e della Fondazione Ansaldo, hanno formato una eccezionale  base documentaria su cui è stata operata l’ultima scelta. Una scelta resa  difficile da  una sterminata serie di  prodotti, di impianti, di eventi, di personaggi, di record, di luoghi, di  marchi e storie industriali. Una scelta, tuttavia, resa possibile grazie al  generoso apporto di conoscenze, informazioni e suggerimenti proveniente dal  personale delle aziende coinvolte; da esperti tecnici, perlopiù, ma anche da  persone appartenenti alle più diverse posizioni gerarchiche e professionali. 
  Da alcuni di loro, poi, sono state messe a  disposizione vecchie fotografie scattate sul luogo di lavoro e conservate con  cura tra i ricordi personali o famigliari. Sono foto facilmente riconoscibili,  tra quelle esposte, per l’inquadratura non sempre precisa o per la qualità  dello sviluppo spesso modesta ma sono tutte, per la diversa angolatura  concettuale e realizzativa su cui poggiano, immagini preziose per una storia  aziendale e quindi inserite, a pieno titolo, nella mostra.
                            Se osservate nel loro divenire cronologico le  fotografie in mostra sembrano quasi formare uno di quei 
panorama così famosi nel secolo XIX e da cui Daguerre trasse le sue  originarie fortune. Un ‘panorama’ suggestivo e coinvolgente che, reso  itinerante, non mancherà di rinnovare l’interesse culturale verso il “saper  fare” di Finmeccanica e, più in generale, del nostro Paese.